CINEMA. ROMA, PD: SU CRISI SALE SI APRA AMPIA RIFLESSIONE IN CITTÀ

“La crisi delle sale cinematografiche della Capitale si può invertire, mettendo a regime le misure di sostegno in atto e intervenendo con nuovi provvedimenti, per esempio con un piano di rilancio dedicato al circuito dei cinema della Capitale. Si può ripartire da una riflessione sul ruolo culturale e sociale dei cinema in ogni contesto cittadino e dalle buone idee che in questi anni hanno reso possibili magnifiche esperienze tutte romane”. Così in un comunicato le consigliere dem Antonella Melito, vice presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale ed Erica Battaglia, Presidente della Commissione Cultura. “Roma sta vivendo una drammatica crisi di incassi e spettatori, ridotti di circa il 60% rispetto al periodo pre-pandemia, aggravata dal ‘caro bollette’. Il confronto con altre Capitali europee mostra chiaramente gli effetti sulle chiusure: Roma ha oggi la metà delle sale in attività rispetto a Parigi e spesso sono localizzate in centri commerciali e quindi fuori dal tessuto urbano e residenziale. Sono andate perse 101 sale cinematografiche di cui 43 dismesse, 53 trasformate in sale bingo, supermercati o altre attività commerciali e solo 5 restituiti alla cittadinanza, su iniziativa privata, come centri socioculturali. Un impoverimento del tessuto sociale e culturale a cui dobbiamo far fronte. In questi anni ci sono stati numerosi interventi e investimenti che hanno permesso di dare una boccata di ossigeno alle imprese, grazie anche alla buona sinergia tra Ministero e Regione Lazio. Ad esempio iniziative come il ‘Cinema in festa’, che grazie alla collaborazione di Mic, Anec e Anica, propone fino al 22 settembre biglietti a 3,50 euro, rappresentano certamente un sostegno al settore. Per la Capitale, che ha nella Festa del Cinema una vetrina internazionale e una kermesse diffusa in città, bisogna immaginare oggi anche un piano in grado di rimettere il cinema al centro dei quartieri, scoprendone nuove utilità come luogo di ritrovo, di intrattenimento culturale anche oltre la proiezione e come luogo polifunzionale in contatto con le esigenze del territorio per offrirsi come opportunità per nuovi servizi alla cittadinanza in ambito educativo, di aggregazione e inclusione sociale. Urgente sarebbe inoltre la necessità di mettere in campo appropriati interventi di rigenerazione urbana per far fronte all’attuale crisi cinematografica, consentirne la ristrutturazione e la riapertura”, concludono Melito e Battaglia.